Le Guide de L’Espresso 2026 premiano Dalla Gioconda e lo chef Davide Di Fabio con 5 Cappelli, il massimo riconoscimento della guida I 1000 Ristoranti d’Italia. Un traguardo che consacra il ristorante di Gabicce Monte tra le eccellenze assolute della scena gastronomica nazionale.
Già insignito di una Stella Michelin e della Stella Verde, Dalla Gioconda – si legge nel volume – “fonde alta cucina e visione sostenibile in una cornice unica. La cucina di Davide Di Fabio intreccia molteplici suggestioni regionali, reinterpretandole con eleganza in piatti che combinano tecnica, estro e leggerezza, offrendo un racconto intenso e suggestivo“.
“Siamo molto felici per questo riconoscimento. Dopo quattro anni dall’apertura, essere lì rappresenta per noi un grande senso di responsabilità: uno stimolo costante a fare sempre meglio, a proseguire nella nostra ricerca sul gusto, sulla bellezza, sull’autenticità e sull’accoglienza. Un ringraziamento speciale va alla nostra squadra: al loro impegno, al lavoro di gruppo e alla passione che ogni giorno mettono in ciò che facciamo insieme. Questo riconoscimento è per noi non solo un onore, ma anche una spinta a continuare a crescere e migliorare, giorno dopo giorno“, commentano Davide Di Fabio e i proprietari Allegra Tirotti Romanoff e Stefano Bizzarri, che nel 2021 hanno dato vita a questo progetto diventato simbolo di ospitalità contemporanea.
Nel cuore di Gabicce Monte, tra il verde del Parco Naturale del Monte San Bartolo e il blu dell’Adriatico, Dalla Gioconda è più di un ristorante: è un luogo in cui cucina e accoglienza si incontrano in un’idea di benessere totale. La proposta gastronomica dialoga con un intimo albergo diffuso, otto suite – tre delle quali di recente apertura – immerse in un contesto dove il design incontra la natura. Gli spazi, curati nei minimi dettagli, includono un’area dedicata alle colazioni e una piscina a sfioro che si apre sull’orizzonte, per un’esperienza di soggiorno che interpreta l’ospitalità come forma di arte sostenibile. Ogni ambiente riflette l’identità del territorio attraverso materiali naturali e arredi su misura, in una struttura certificata Leed Gold, a conferma di un impegno concreto verso la sostenibilità.
Anche il ristorante, primo in Italia dichiarato plastic free, incarna una filosofia orientata al futuro. La cucina di Di Fabio, dopo anni trascorsi nella brigata dell’Osteria Francescana di Massimo Bottura, è un viaggio attraverso la memoria e la materia, dove ogni piatto racconta il mare, le stagioni e il territorio. Le erbe dell’orto autoctono e i prodotti locali diventano protagonisti di composizioni che uniscono rigore tecnico e libertà creativa.
Tra i piatti simbolo, la celebre Zuppiera di pasta e pesci dell’Adriatico, manifesto della sua cucina istintiva e sensibile. “Tra gli assaggi più interessanti – si legge ancora nelle Guide de L’Espresso – ci sono il salmoriglio di albicocche acerbe e ricciola, i cappelletti di olive amare con burro all’arancio e ricci di mare e il ‘duetto’ di piccione e ventresca di tonno“.
Un ruolo centrale è affidato anche alla cantina, curata dal sommelier Nicholas Bratti, che oggi conta oltre 1600 etichette: una collezione in dialogo costante con la cucina, capace di spaziare dalle grandi Maison di Champagne ai migliori vini delle Marche e dell’Emilia-Romagna, fino ai Pinot Noir di Borgogna e alle verticali di Bordeaux. Un lavoro di ricerca premiato anche a livello internazionale con il Best Award of Excellence del Restaurant Award di Wine Spectator.




