Mammà Isola di Capri ha scelto Torino per la sua nuova avventura, trovando sede negli spazi di Snodo presso le OGR. Questo trasferimento rappresenta un ingresso significativo nel panorama del fine dining torinese, avvenuto con la discrezione tipica del luogo. Lo chef Raffaele Amitrano, che a Capri aveva già conquistato una stella Michelin, ha accettato la sfida di portare la sua cucina raffinata nel contesto post-industriale delle Officine Grandi Riparazioni, un luogo dal passato affascinante: un tempo punto di riparazione dei treni, oggi è un polo culturale che ospita mostre, eventi e, ora, un nuovo punto di riferimento gastronomico.
La storia di Mammà inizia nel 2013 a Capri, quando lo chef Gennaro Esposito, noto per il ristorante Torre del Saracino di Vico Equense, avviò il progetto in collaborazione con Goffredo e Leonardo Ceglia Manfredi. La proposta iniziale combinava il comfort e i sapori della cucina campana, evocando l’accoglienza e l’autenticità dei piatti di “mammà“, ottenendo una stella Michelin.
L’arrivo di Mammà a Torino segna un’importante evoluzione per il progetto del Gruppo Manfredi Fine Hotels Collection, già noto per la gestione di eccellenze come l’hotel Punta Tragara a Capri e Aroma a Roma. La visione del gruppo è improntata all’eleganza e all’italianità.
Amitrano, originario di Napoli e cresciuto a Massa Lubrense, vanta una carriera iniziata a soli 17 anni e arricchita da esperienze in ristoranti prestigiosi, come la Taverna del Capitano a Nerano, il Parco dei Principi a Sorrento e l’Hostaria dell’Orso a Roma. Dopo una lunga gavetta, nel 2021 ha assunto la guida della cucina di Mammà a Capri. Ora, con il trasferimento alle OGR, porta la sua esperienza e creatività nella nuova sede torinese, con l’obiettivo di proporre una cucina che non si limiti a replicare ricette, ma che sia una vera espressione personale.
“La qualità e il rispetto delle materie prime sono al centro della mia cucina. In ogni piatto che creo, c’è una parte della mia storia e della mia famiglia. La mia cucina è un abbraccio ai sapori di una volta, quelli che mi hanno fatto sentire a casa, proprio come quelli di Mammà“, racconta Amitrano.
In occasione della manifestazione Buonissima, che ha animato la città con oltre 90 eventi dedicati alla cultura e al cibo, Mammà Isola di Capri ha ospitato una cena speciale a quattro mani con lo chef Giuseppe Di Iorio del ristorante stellato Aroma di Roma. È stato proprio sul rooftop di Aroma, presso Palazzo Manfredi, hotel a cinque stelle, che è stata scattata la famosissima foto con il Colosseo sullo sfondo, condivisa sui social per annunciare l’arrivo del cast di Emily in Paris nella capitale.
La serata è iniziata con una selezione di entrées: una polpetta di melanzane, polenta con ricotta e cipolla bianca cotta a bassa temperatura, e una raffinata reinterpretazione del vitello tonnato. Il menu è proseguito con una ricciola marinata al tè, accompagnata da lamponi in tre consistenze e misticanza romana.
Tra i primi piatti, sono state servite le tagliatelle di seppia con cremoso di nocciola, sedano e limone salato, seguite dalla pasta mista in zuppa di pesce piccante, un omaggio alla cucina mediterranea. Un fuori menu ha completato il percorso: spaghettone trafilato al bronzo con pomodorino del Piennolo del Vesuvio, dove il pomodoro sprigionava tutta la sua intensità in un piatto semplice e iconico.
Per il secondo, Amitrano e Di Iorio hanno proposto medaglioni di astice su crema di cicerchia e olio all’erba cipollina. Prima del dessert, un bicchiere di crema al limone ha aggiunto una nota fresca, richiamando la famosa “delizia al limone”.
Il dessert, “Pesche e cioccolato”, ha chiuso il menu con un tributo al Piemonte. Ogni portata è stata accompagnata da vini piemontesi selezionati dal sommelier Luigi, il cui tocco ha dato profondità a ogni assaggio, valorizzando le sfumature di ciascun piatto. Al termine, il caffè è stato servito con una selezione di pasticcini, concludendo questa serata che ha reso omaggio alla gastronomia e alla creatività, in cui i sapori del Sud hanno dialogato con quelli piemontesi.