Domenica 17 marzo 2024, al Lingotto Fiere di Torino, ha preso il via la prima edizione di Horeca Expoforum, evento dedicato al mondo dell’horeca e organizzato da GL events Italia. La manifestazione, riservata ai professionisti del settore, ha richiamato circa 150 espositori e si propone come un punto di riferimento per il nord-ovest d’Italia.
L’inaugurazione ha visto la partecipazione di importanti figure del settore, tra cui Krisztina Szilvasi, direttore commerciale Lingotto Fiere; Andrea Tronzano, Assessore al bilancio e alle Attività produttive Regione Piemonte; Marcella Gaspardone, Responsabile area Marketing, Promozione e congressuale Turismo Torino; Fulvio Griffa, Presidente Fiepet Confesercenti e Presidente Assoturismo Confesercenti; Dimitri Ciaschini, Presidente ASSOHOTEL Confesercenti Piemonte; Paolo Troccoli, Vicepresidente EPAT ASCOM, Associazione degli Esercizi Pubblici Associati Torino e Provincia; e Giulio Trombetta, presidente Exclusive Brands Torino. L’evento è stato moderato da Marco Fedele, food event manager ed esperto di comunicazione enogastronomica.
Nel corso degli interventi, è stata sottolineata l’importanza di avere un evento di questa portata a Torino, città in cui il turismo è in costante crescita ma dove restano ampi margini di sviluppo. Horeca Expoforum rappresenta un’occasione per valorizzare le potenzialità del territorio e mettere in rete i diversi attori della filiera horeca.
Horeca Expoforum si conferma quindi un evento di grande valore, capace di intercettare le esigenze di un settore in continua evoluzione e di offrire una piattaforma di confronto e crescita per tutti i professionisti dell’horeca.
La tre giorni di Horeca Expoforum è stata ricca di spunti e opportunità per i professionisti del settore. L’area espositiva ha ospitato una vasta gamma di prodotti e servizi, dalle ultime novità in fatto di food & beverage alle attrezzature per la ristorazione.
Oltre all’area espositiva, il programma della manifestazione ha previsto un ricco calendario di eventi, tra cui showcooking, degustazioni, workshop e seminari formativi. È stata un’occasione per i professionisti del settore di aggiornarsi sulle ultime tendenze del mercato e confrontarsi con i migliori esperti del settore.
Che Torino sia una città chiave per il settore è confermato dai numeri: 5.593 bar ed esercizi simili senza cucina, 8.620 ristoranti e attività di ristorazione mobile (di cui 5.973 sono ristoranti con somministrazione e ristorazione connessa alle aziende agricole), a Torino costituiscono oltre la metà di quelli presenti in tutto il Piemonte, rispettivamente 10.766 e 15.988, e rappresentano il 3,6% e il 3,8% dei corrispondenti dati italiani. Gli hotel e strutture simili sono 475, quasi la metà dei 1.102 piemontesi, 1,6% di quelli registrati sul territorio nazionale.
“Persino il New York Times di recente ha raccontato Torino, i suoi caffè storici, bar, ristoranti, in un contesto ricco di cultura, attrazioni, shopping e una varietà di offerta ricettiva, dagli ostelli agli hotel di lusso. Ecco perché a Torino non può mancare un punto di riferimento dell’Horeca“, dichiara Gabor Ganczer, amministratore delegato di GL events Italia.
In Italia, in generale, ci sono 405.000 aziende in cui lavorano 1.300.000 dipendenti. È un universo che vale 17 miliardi di euro, complice l’amore per la convivialità, che il 92,9% degli italiani riconosce come fondamentale. Negli ultimi dati analizzati, quelli del 2022, i consumi alimentari in Italia sono stati di circa 260 miliardi, di cui 82 miliardi fuori casa, e uno dei più significativi fenomeni che ha inciso sui consumi fuori casa è il turismo.
“A dispetto di questi dati incoraggianti, l’Horeca resta un terreno multiforme, ferito prima dalle crisi economiche e poi dal rialzo dei prezzi delle materie prime e dell’energia. È un mercato competitivo dove non ci si può improvvisare e dove occorre investire: per utilizzare ingredienti di qualità, per ammodernare locali, impianti e attrezzature, per accrescere il capitale umano che si traduce in maggiore qualità dell’offerta, della soddisfazione delle persone e quindi dei volumi di attività“, conclude Ganczer.