Ha preso il via il progetto “Essenze di Vite“, nato in memoria delle socie Donatella Briosi e Marisa Leo, con l’obiettivo di offrire opportunità di formazione e lavoro a studentesse meritevoli.
Sono state selezionate sette giovani donne per partecipare al programma formativo, presentato in occasione di Vinitaly 2024, promosso dall’Associazione Nazionale Le Donne del Vino in collaborazione con l’Associazione Italiana Sommelier (AIS). Le partecipanti, provenienti da diverse regioni italiane, sono: Enza Cipolletta (Napoli, Campania), Maria Cavanna (Modena, Emilia Romagna), Laura Brunettin (Trieste, Friuli Venezia Giulia), Michela Alfano (Tortona, Piemonte), Aurora Mela (Brindisi, Puglia), Alessia Bivona (Giarre, Sicilia) e Marisa Ponzecchi (Prato, Toscana).
Queste giovani avranno accesso gratuito ai tre livelli del corso da sommelier, acquisendo competenze specialistiche nel settore del vino. Il progetto è stato creato per valorizzare il ruolo delle donne nel mondo del vino, offrendo opportunità concrete a giovani desiderose di costruire una carriera in questo ambito. Inoltre, “Essenze di Vite” nasce come tributo a Donatella Briosi e Marisa Leo, entrambe vittime di violenza, che avevano trasformato la loro passione per il vino in una professione.
La selezione delle partecipanti si è basata su criteri rigorosi, tra cui l’iscrizione a istituti alberghieri o turistici, ottimi risultati accademici e una spiccata passione per il settore vinicolo.
Le dichiarazioni
Daniela Mastroberardino, presidente dell’Associazione Nazionale Le Donne del Vino, ha commentato: «Il progetto ‘Essenze di Vite’, realizzato grazie alla collaborazione con l’Associazione Italiana Sommelier, rappresenta un’importante opportunità formativa per queste sette ragazze, permettendo loro di sviluppare il proprio talento in un settore che necessita di una maggiore presenza femminile. Sebbene il 30% dei sommelier italiani siano donne e il numero sia in crescita nei corsi e nelle scuole alberghiere, la loro rappresentanza nei ruoli di vertice, soprattutto nelle grandi strutture, è ancora limitata. Questo percorso formativo offrirà loro una preparazione solida e aprirà nuove prospettive professionali».
Sandro Camilli, presidente nazionale AIS, ha aggiunto: «L’Italia è uno dei paesi con la più alta percentuale di donne a capo di aziende vitivinicole, circa il 25%, un dato positivo ma non ancora sufficiente. Sostenere la formazione di giovani talenti femminili è fondamentale per valorizzare la diversità e l’eccellenza nel settore. La collaborazione con Le Donne del Vino rappresenta per noi una tappa importante verso un futuro in cui le donne sommelier porteranno sempre più valore al mondo del vino, e siamo orgogliosi di poter contribuire alla loro crescita professionale».
Ecco chi sono le 7 aspiranti sommelier:
CAMPANIA
Enza Cipolletta, nata nel 2004, ha maturato la sua esperienza come demi chef de rang, dimostrando competenze anche in contesti complessi. Con una grande passione per il proprio lavoro e una notevole capacità di gestione dello stress, Enza si prepara a scoprire tutto sul mondo del vino. Nonostante il diploma conseguito solo lo scorso anno presso l’IPSCOA Duca di Buonvicino di Napoli, può già vantare numerose esperienze professionali.
EMILIA ROMAGNA
Maria Cavanna, 18 anni, nata a San Pietroburgo e residente a Modena, è stata premiata nel 2023 per la sua eccellente media scolastica. Ha svolto diversi stage, ottenendo sempre valutazioni molto positive. Il suo sogno è diventare maître di sala e per questo è consapevole dell’importanza di approfondire la conoscenza del vino. Maria ha recentemente completato il quarto anno presso l’IIS Lazzaro Spallanzani di Castelfranco Emilia, partecipando attivamente al progetto “D-Vino e cultura” organizzato dalle Donne del Vino.
FRIULI VENEZIA GIULIA
Laura Brunetti, 26 anni, ha frequentato la scuola alberghiera IAL di Trieste, nella sede di Muggia – Porto San Rocco, mentre lavorava e si diplomava alla scuola serale. Successivamente, ha conseguito una laurea triennale in Lingue e Letterature Straniere con il massimo dei voti, e attualmente frequenta un corso magistrale in Lingue e Turismo Culturale. La sua passione per il vino è nata durante il periodo scolastico e oggi, grazie a questa opportunità, può realizzare il sogno di diventare sommelier.
PIEMONTE
Michela Alfano, 18 anni, ha ottenuto la qualifica di operatrice della ristorazione presso l’ODPF Istituto Santachiara di Tortona, con ottimi risultati. Michela è una giovane determinata, dotata di grande precisione e motivata a proseguire gli studi per diventare sommelier. Con il suo carattere deciso e una chiara visione del futuro, è pronta a crescere professionalmente.
PUGLIA
Aurora Mela, 18 anni, ha frequentato l’Istituto Alberghiero “S. Pertini” di Brindisi. La sua passione per il mondo del vino è una tradizione di famiglia, tramandata dal nonno, che lavora tra viti e grappoli, dal padre, che si dedica alla potatura, e dalla madre, che prepara vincotto per l’inverno. Aurora desidera trasformare questa passione in una carriera professionale.
SICILIA
Alessia Bivona, 19 anni, ha frequentato l’IPSSEOA G. Falcone a Giarre (CT). I suoi insegnanti la descrivono come una studentessa seria e puntuale, con un forte interesse e predisposizione per il mondo del vino. Il corso da sommelier rappresenta per lei una preziosa opportunità per consolidare le sue competenze e raggiungere l’obiettivo di diventare una professionista nel settore.
TOSCANA
Marisa Ponzecchi, 18 anni, ha terminato l’ultimo anno presso l’Istituto Alberghiero “Francesco Datini” di Prato. Ha mostrato un notevole interesse per una futura carriera come sommelier, dimostrando impegno sia negli studi sia nelle sue esperienze lavorative. Oltre a essere in possesso di una certificazione PET in inglese a livello B1, Marisa ha partecipato a un gruppo teatrale, frequenta una scuola di canto ed è stata eletta rappresentante di istituto nel 2022.
Le giovani aspiranti sommelier condividono un percorso ricco di passione e ambizione, pronte a trasformare la loro dedizione in una carriera nel mondo del vino.
Sommelières: Un po’ di numeri
In Italia, secondo i dati ISTAT, le donne sommelier costituiscono circa il 30% del totale, ma ancora poche occupano posizioni di vertice. Tuttavia, la situazione è in miglioramento: uno studio dell’Università Bocconi evidenzia che, dal 1981 al 2011, l’occupazione femminile nel settore è passata dal 29,6% al 41,7%. I settori più rappresentati dalle donne sono il marketing e la comunicazione, seguiti da quello commerciale, mentre l’ambito produttivo, enologico e agronomico è meno coperto, anche se il contributo femminile rappresenta il 28% del PIL agricolo. Un’analisi approfondita mostra una relazione significativa tra la presenza femminile nel management delle cantine e l’adozione di strategie orientate alla qualità, sostenibilità e internazionalizzazione. Questo dimostra come la diversità e l’inclusione possano arricchire il settore vinicolo, favorendo la sua crescita e il successo a livello internazionale.
Le assaggiatrici nei concorsi
In Giappone, il concorso enologico Sakura si distingue per una giuria composta esclusivamente da donne. Anche il National Women’s Wine Competition di Santa Rosa, California, si caratterizza per la valutazione alla cieca da parte di esperte del settore. In Europa, il Femmes et Vins du Monde nel Principato di Monaco, presieduto dall’enologa Régine Le Coz, e il concorso Feminalise di Beaune, Francia, vedono la partecipazione di giurie interamente femminili. Un’altra iniziativa interessante è il Premios Vino y Mujer, nato nel 2007, dove i vini prodotti da donne sono giudicati da una giuria femminile. A Londra, la prima edizione del Women’s Wine & Spirits Awards nel 2018 ha riunito 100 esperte del settore. Anche il Wine & Spirit Education Trust (WSET), presente in 70 Paesi, ha evidenziato una crescita significativa delle diplomate: se nel 1970 rappresentavano solo il 10,6%, nel 2018 questa percentuale è salita al 42,8%.
Un po’ di storia al femminile
La prima sommelier donna in Italia è stata Maria Luisa Ronchi di Milano, diplomata AIS nel 1969, seguita da Laura Pesce del Piemonte nel 1972, entrambe con un ruolo attivo nell’associazione Le Donne del Vino. Nel 1987, la sarda Lucia Pintore è stata la prima a vincere il titolo di campionessa italiana sommelier, anche se Franca Rosso di Tavagnacco (Udine) aveva già ottenuto un risultato simile nel 1975, pareggiando con un sommelier uomo. Graziella Cescon è stata la prima donna a ricoprire la carica di presidente di un’associazione di sommelier nel 2015, mentre Marzia Morganti è stata la prima a dirigere una rivista del settore, nel 2003.