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Luca Varone: il giovane talento approda al Ristorante Guarini di Torino

Il Ristorante Guarini, locale di design diventato nel corso degli anni un punto di riferimento nella scena culinaria torinese grazie alla sua cucina e all’atmosfera conviviale, vive un momento di rinnovamento con l’arrivo del nuovo chef Luca Varone.

Classe 1995, Varone vanta già esperienze significative in rinomate cucine torinesi, come Casa Vicina e il Ristorante Condividere dello chef Federico Zanasi (una stella Michelin). La sua filosofia culinaria si sposa perfettamente con l’anima del Ristorante Guarini: una “Torinesità contemporanea” che coniuga tradizione e innovazione.

Varone reinterpreta i sapori della città con uno sguardo moderno, creando piatti raffinati e sorprendenti. L’estetica del locale, curata dallo studio Lamatilde, rende omaggio a Guarino Guarini, con la grande cupola di alluminio che riprende la Cappella della Sindone.

La stessa anima del Ristorante Guarini, accogliente ma curata, informale ma di classe, torinese fino all’osso ma con una personalità identificativa che emerge, si ritrova oggi nella proposta culinaria del nuovo chef.

Ristorante Guarini Luca Varone

Nel primo menu ideato da Varone per il Ristorante Guarini, si alternano grandi classici della tradizione, non solo piemontese, poiché lo chef si diverte a farsi ispirare dalla vasta cultura gastronomica nazionale. Troviamo i tajarin solo tuorli, la battuta di carne cruda con tuorlo al dragoncello, la degustazione di antipasti, i plin al sugo d’arrosto e la grissinopoli di vitello, una specialità non facilmente reperibile in città che oggi si candida a diventare una delle più apprezzate sul mercato. Ai piatti immancabili che incarnano la tipicità torinese si aggiungono alcuni con un tocco contemporaneo particolarmente evidente, così come l’estro personale dello chef. Tra questi, ad esempio, il branzino croccante e carpione – una rivisitazione della classica ricetta utilizzata per la conservazione in aceto -, il risotto Carnaroli alla parmigiana e finanziera o la cisrà, la zuppa di ceci piemontese che lo chef presenta in una sorprendente versione accompagnata da crumble di pancetta. Oppure il petto d’anatra, accompagnato al Guarini da una salsa alla Marengo, omaggio alla storia culinaria alessandrina.

Mi piace pensare alla mia come a una “cucina cucinata” – dice lo chef – ovvero una cucina in cui si torni a usare pentole, fornelli, brace senza bisogno di tecniche troppo complesse. Una cucina familiare, comprensibile, gustosa, con piatti che stimolino l’appetito e che dimostrino che dietro c’è un cuoco capace di cucinare prima ancora che un creativo“.

Ristorante Guarini

Così, grazie all’aiuto del giovane chef, la cucina del Guarini continua a seguire la direzione che lo ha sempre contraddistinto, con l’obiettivo di diventare sempre più un punto di riferimento per la ristorazione di qualità nel centro di Torino. Aperto nel luglio del 2019, il Ristorante Guarini ha sempre coltivato l’ambizione di incarnare in modo moderno quell’eleganza sabauda che contraddistingue la città.

Non a caso, al momento di costruire il locale, i tre soci fondatori del Guarini (forti di diverse esperienze di successo nel mondo dell’ospitalità e della ristorazione torinese e piemontese) si sono rivolti per la sua progettazione a uno degli studi più ambiziosi e quotati del panorama torinese, creando insieme a loro un locale dal design unico, che fonde storia e contemporaneità. 

Lo dimostra la sua cucina, che da sempre – e ancor più oggi, con l’arrivo del nuovo chef Luca Varone – unisce una cucina di tradizione, fatta di ingredienti e preparazioni familiari, a una personalità frizzante. O anche la sala, portata avanti dal maitre Fabrizio Gallo, che si è formato in alcuni dei locali più squisitamente “torinesi” della città per poi creare una sua interpretazione del servizio, che mette al centro l’ospitalità in maniera accogliente ma non eccessivamente formale. 

Anche nel beverage il Guarini ha voluto sempre rispecchiare la sua identità originaria, con una carta vini molto incentrata sul Piemonte a cui si affiancano un’ampia offerta di birre del noto birrificio piemontese Soralamà (di cui sono proprietari due dei soci del Guarini) e soprattutto un’offerta di Vermouth alla spina (la prima in tutta Italia e ancora oggi una delle poche in città e fuori) voluta per traghettare un prodotto tipicamente torinese nella modernità, con una proposta che rimandi alle vermouterie spagnole, molto frequentate anche dai giovani.
Il vermouth, al Guarini, è infatti protagonista anche di alcuni cocktail signature del locale, che vengono proposti come aperitivo o after dinner, o anche in pairing con alcuni piatti del menu. Tra questi, ad esempio, il beverino “Guarini spritz”, a base di Vermouth rosa Drapò.

Informazioni

Ristorante Guarini
Via Guarino Guarini 1B, Torino
Telefono: 011 0864960
Sito Web: www.ristoranteguarini.it

Orari di apertura:

  • Pranzo (Sab-Dom): 12:00 – 15:00
  • Cena (Lun-Dom): 19:00 – 23:00

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